Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

18/12/2018 | news

PIAZZA GARIBALDI, TAZZA (ASVICOM): «MORTIFICATO L’IMPEGNO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLA SOCIETA’ CIVILE»

CREMA – Piazza Garibaldi. Due i progetti alternativi bocciati dall’amministrazione comunale per Piazza Garibaldi, uno delle associazioni di categoria e uno degli architetti Scaramuzza e Zucchetti. Dopo un anno di discussioni, confronti e valutazioni, la Giunta tira dritto eliminando tutti i parcheggi: 650 mila euro per ripavimentare la piazza e allargare la zona pedonale. «Un atteggiamento che non condividiamo. L’amministrazione comunale, in controtendenza rispetto a quanto sempre sbandierato, snobba il confronto e l’operatività di professionisti e cittadini e ignora gli apporti delle associazioni e della società civile.  Un anno per disegnare dei quadrati nella Piazza, tempo buttato via: per noi che abbiamo lavorato affinché venisse conservata la vocazione commerciale della piazza, per la società civile che chiedeva a gran voce che potessero essere accolte le istanze di tutti (residenti e commercianti) e anche per la Giunta che, di fatto, non ha presentato nulla di diverso rispetto a quanto mostrato nella prima bozza, se non la scelta della pavimentazione» dichiara Berlino Tazza presidente di Asvicom Cremona, l’associazione di categoria che per prima aveva raccolto i pareri preoccupati dei commercianti della piazza e si era impegnata a realizzare, con l’apporto di professionisti e architetti, una soluzione alternativa rispetto alla volontà degli assessori Bergamaschi e Gramignoli. «Un comportamento che ci obbliga a riflettere sia sulla volontà della Giunta di valorizzare il commercio in città sia sulla poca importanza che viene attribuita al confronto. Le conseguenze saranno presto sotto gli occhi di tutti, per il comparto che rappresentiamo in maniera palese. Purtroppo a livello viabilistico poco cambierà e i negozi di vicinato della zona ne risentiranno in termini di business. L’aspetto estetico della piazza migliorerà – e su questo punto eravamo tutti d’accordo fin dall’inizio- ma a discapito della funzionalità. In questo periodo storico proprio non ce lo possiamo permettere»