Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

04/01/2019 | news

COMMERCIO. BILANCIO DI DICEMBRE TRA LUCI E OMBRE

Crema – «Benchè necessari ed apprezzati, non sono bastati addobbi e luminarie a migliorare le vendite del Natale 2018. Lo dicono la maggior parte dei commercianti del centro e nostri associati che, nonostante abbiano notato un flusso di visitatori costante, incuriosito dalla loro merce e finalmente non distratto dalle bancarelle dei mercatini in piazza Duomo, non possono dirsi soddisfatti del venduto delle feste» spiega Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona. «I numeri parlano chiaro, ci hanno riferito i commercianti: 5-10% in meno rispetto allo scorso anno. Dati discordanti rispetto al resto del nord Italia dove le vendite sono state stabili rispetto al 2017 e, in qualche provincia, sono aumentate. A dire il vero anche a Crema qualche commercianti soddisfatto c’è stato e per la precisione chi è supportato dalla vendita online – che ormai rappresenta per loro un percentuale significativa del fatturato annuo ed è in costante crescita (circa il doppio rispetto allo scorso anno) – chi si offre prodotti vari e chi si è inventato nuove strategie per attrarre i clienti. Sono stati numerosi i consumatori ritardatari che hanno concentrato gli acquisti all’ultimo minuto, vendite che hanno un po’ risollevato le sorti della stagione di festa ma, in media, non abbastanza per mettere il segno più davanti ai numeri. Insomma, anche quest’anno i titolari di molte attività cremasche restano ancorati alla fiducia che ripongono, da troppo tempo, nei saldi ormai alle porte. Mi auguro che possano andare bene, ma come dichiariamo ormai da anni, rappresentano un semplice palliativo. A maggior ragione quest’anno che l’amministrazione si è spesa in prima persona per rendere accogliente il centro storico è emerso con ancora maggiore chiarezza quanto sia indispensabile convocare il Distretto Urbano del Commercio, ascoltare la voce di tutti gli attori e pianificare una strategia a lungo termine per aumentare il business del centro storico, pianificando metodi e sistemi per rendere costante il flusso e il lavoro dei negozi di vicinato. Molti commercianti ci hanno riferito dell’importanza strategica che per loro ha rivestito l’uso dei social network, buon mezzo di promozione eppure ancora troppo debole di fronte ai comodi e attrattivi centri commerciali e al potere dei grandi e-commerce che offrono prezzi stracciati. Guardando ai competitor abbiamo il dovere di trovare un’alternativa valida per far sì che tutti gli attori del settore possano competere ad armi pari».