Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

19/11/2013 | news

Crema. Caffè Letterario: evasione fiscale

«E’ assolutamente riduttivo e lontano dalla realtà credere che l’evasione fiscale sia rappresentata unicamente dal piccolo commerciante o artigiano che non batte lo scontrino o non emette la ricevuta fiscale.  Usciamo da questo stereotipo».
Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona sposa così la teoria di Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre che lunedì 18 novembre, ospite del Caffè Letterario presso il Teatro San Domenico,  ha presentato il suo libro Evasori d’Italia, in cui racconta le ombre del tanto discusso fenomeno dell’evasione fiscale.
«Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona ha sponsorizzato l’evento poiché crede nel valore culturale di questi incontri. Avvicinare i cittadini ai grandi temi affrontati quotidianamente dalla politica e dalla stampa aiuta a  creare maggiore consapevolezza » ha dichiarato Tazza alla fine della serata.
«In questo caso, il tema dell’evasione fiscale è stato finalmente trattato in una modalità che fa luce sui reali aspetti della problematica e non demonizza solo i piccoli commercianti che le tasse le pagano».
Ed ha continuata il presidente Tazza: «Che sia chiaro, la necessità di contrastare l’evasione non è in discussione, anzi è un atto di giustizia verso coloro che pagano onestamente le tasse. Il gettito derivante dalla lotta all’evasione fiscale, però, dovrebbe servire a ridurre il peso del fisco sui contribuenti onesti ed è assolutamente sbagliato destinare queste risorse a nuova spesa pubblica. Bisogna insomma ridare equità al sistema fiscale, abbassando le tasse con gli introiti derivati dall’azione antievasione».
Ed ha chiuso il presidente: «Non ha senso creare missioni eclatanti in località turistiche famose per demonizzare i commercianti come se l’evasione fiscale fosse il principale e unico male del Paese. Il problema non è sul versante delle entrate ma su quello della spesa pubblica: lo Stato italiano, infatti, nonostante l’evasione, riceve i soldi tuttavia li spende male, accusando poi gli evasori e dicendo che non ci sono risorse. E’ qui che bisogna intervenire cominciando, per esempio, con il diminuire le tasse: pagare meno per pagare tutti. Il sistema Paese ha le risorse, semplicemente non le sa amministrare».